Salta al contenuto

MONZA ATTO VANDALICO  O_S 39 di Michele Salmi

Condividi

Fino al 30 Aprile 2025

Spazio espositivo:  LeoGalleries, via De Gradi 10, Monza

Periodo: dal 22 febbraio 2025 fino al 30 aprile (data prevista per la sostituzione del vetro)

Inaugurazione: sabato 22 febbraio ore 17.30

Orari di apertura:  mar-sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00

Forse si stava spegnendo la notte o forse era già l’alba di un qualunque martedì di febbraio, quando un boato squarcia la quiete sonnacchiosa di una via del centro storico di Monza: le pietre della strada, divelte da mani ignote, si schiantano sulle vetrine di LeoGalleries.

OS_39 Michele Salmi.

Non è un tentativo di effrazione, solo una spregevole bravata, che si rivela un danno per uno spazio privato, uno sfregio per la gente che abita in via De Gradi e per i visitatori che frequentano la galleria e, infine, un’offesa alla comunità intera.

Il team di LeoGalleries, passato il primo momento di choc, non si perde d’animo e decide di dare un nuovo senso a un gesto insensato e trasformarlo… in un “attacco d’arte”.

Pacifico, ovviamente.

Pensa a quale artista possa coinvolgere in questo intervento, e la scelta cade su Michele Salmi, esponente del Gruppo Koinè, con il quale ha già lavorato nell’estate al progetto M@D (Monza Arte Diffusa).

Il risultato è O_S 39.

OS_39 Michele Salmi.

Una pellicola adesiva nera ricopre la parte interna della vetrina, lasciando libere quattro “bolle”, che evidenziano le spaccature del vetro.

I faretti (costantemente accesi, ma non visibili da fuori) fanno il resto.

“Dove la violenza lascia il suo segno” scrive l’autore, “l’arte risponde senza opposizione, trasformando la distruzione in possibilità, dialogo, confronto. Nulla si perde, tutto si trasfigura: ciò che nasce dall’aggressività e dall’intento di sopraffazione può trasformarsi in rigenerazione, non come reazione, ma come naturale evoluzione”.

OS_39 Michele Salmi.

L’atmosfera è molto suggestiva.

A ognuno è consentito di farsi trasportare nella propria dimensione ideale.

“Oltre lo sguardo” dice Michele Salmi, anche se in questo caso è sufficiente anche solo “oltre”.

OS_39 Michele Salmi.

Un oltre sensoriale, più che fisico, dettato dallo stupore, dalla leggerezza, di sentirsi condurre dentro qualcosa di più grande.

Uno spazio e un tempo immensi, che girano a velocità differenti accordandosi al ritmo interiore di chi guarda.

Tutto è concesso.

I confini non esistono.

L’installazione sarà visibile fino al 30 aprile, data prevista per la sostituzione del vetro.

Foto di copertina: OS_39 Michele Salmi.

Michele Salmi (Ferrara, 1964) si è formato all’Istituto d’arte Nanni Valentini di Monza, dove la sua passione per l’arte visiva è maturata attraverso l’esplorazione dei linguaggi della fotografia, del video e delle installazioni. La sua ricerca si arricchisce nel 2004, quando incontra il gruppo Koinè Arte Contemporanea, con cui inizia a collaborare attivamente dal 2005. La libertà di linguaggio e la condivisione dei principi sociali e politici del gruppo gli hanno permesso di integrare la sua tematica cardine, “O_S oltre lo sguardo”, nelle riflessioni collettive. La sua attività indaga il confine tra lo sguardo intenzionale, che classifica e registra la realtà, e uno sguardo “laterale”, che spesso osserva senza esserne consapevole. Le sue opere nascono da un sovrapporsi di immagini, segni, forme e suoni, o isolando e amplificando i dettagli di un più ampio “rumore di fondo”, offrendo nuove prospettive sulla percezione e sul rapporto con il qui e ora, interrogando le dinamiche del nostro essere contemporanei e le innumerevoli contraddizioni che quotidianamente viviamo.

Koinè, in linea con la propria poetica tesa al confronto con la peculiarità degli spazi e al dialogo tra l’opera e il contesto storico-sociale che la accoglie, propone installazioni site-specific.

Il collettivo nasce nel 1995 dall’unione di artisti operanti nell’area milanese. Ciascuno ha alle spalle esperienze e percorsi formativi eterogenei, ma tutti condividono l’intento narrativo, la disponibilità a schierarsi e a lasciarsi contaminare dalla densità complessa dei luoghi, il desiderio di spostare lo sguardo dal particolare all’universale.

Koinè intende vivacizzare il dibattito artistico e la circolazione di idee: ogni intervento è occasione di confronto fra gli artisti del gruppo stesso e con il pubblico. Ne consegue la scelta di operare per lo più al di fuori dei circuiti “ufficiali”, che spesso sacrificano la qualità di ricerche visive autentiche a interessi meramente economico-commerciali.

Lascia un commento