Arte, riapre per un mese a settembre la mostra-evento
nel cantiere dell’ex monastero fiorentino di Sant’Orsola
Dopo il successo dell’apertura di giugno, con 6mila visitatori e 50 visite guidate in 30 giorni,
per le opere degli artisti contemporanei Sophia Kisielewska-Dunbar e Alberto Ruce,
il futuro museo sarà nuovamente accessibile al pubblico con un programma di iniziative culturali
La curatrice Morgane Lucquet Laforgue, “Capito il nostro obiettivo: preservare il passato guardando al futuro”
Firenze, 31 luglio 2023 – Nuova apertura straordinaria nel mese di settembre per il futuro Museo Sant’Orsola: da sabato 2 settembre a domenica 1° ottobre il cantiere dell’ex monastero fiorentino dall’affascinante passato – dove trovò sepoltura Lisa Gherardini, colei che si dice sia stata la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci – sarà nuovamente accessibile al pubblico con opere d’arte site specific e un programma di iniziative culturali a ingresso libero. Il complesso è al centro di un imponente piano di rigenerazione a cura del gruppo francese Artea/Storia, che si concluderà nel 2025 con l’inaugurazione di un museo, gestito da una fondazione senza scopo di lucro (in corso di creazione), atelier per artisti, botteghe di alto artigianato, spazi dedicati alla formazione e al co-working, una foresteria, un caffè letterario, un ristorante.

LA MOSTRA. Lo scorso giugno per la prima volta gli spazi messi in sicurezza sono stati aperti al pubblico per la mostra “Oltre le mura di Sant’Orsola”, con le opere degli artisti contemporanei Sophia Kisielewska-Dunbar e Alberto Ruce, che si è rivelata un successo oltre le aspettative: più di 6mila visitatori e oltre 50 visite guidate in un mese. “I visitatori hanno compreso il nostro obiettivo: preservare il passato guardando al futuro”, commenta la curatrice Morgane Lucquet Laforgue, responsabile del futuro museo. La mostra sarà nuovamente visitabile, in una forma rivista e arricchita rispetto al percorso espositivo realizzato a giugno.

Restano i punti cardine: se per il suo trittico dipinto ad olio su tela Sophia Kisielewska-Dunbar si è basata sulle pale d’altare che anticamente si trovavano nel convento e in quelli attorno, per immaginare una contro-narrazione al femminile.



Alberto Ruce ha invece coinvolto le donne del quartiere come modelle per murales e opere su tela ispirate alla parte finale della vita di Lisa Gherardini, che tra queste mura fu accudita dalla figlia monaca. L’essenza effimera del progetto, inoltre, ha portato l’artista a sperimentare la lavorazione della cera, materiale mutevole e metamorfico, così come gli spazi di Sant’Orsola in corso di restauro.


PASSATO E FUTURO. Sant’Orsola è un luogo profondamente radicato nella storia di Firenze, rimasto inaccessibile per quattro decenni dopo aver subito plurime trasformazioni e cambi d’uso: il monastero rimase in uso fino al 1810, quando fu espropriato dalle truppe di Napoleone. Iniziò allora la dispersione del patrimonio storico-artistico di Sant’Orsola. Convertito in Manifattura Tabacchi dal 1818 al 1940, poi in centro di ricovero per sfollati dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu infine assegnato negli anni ’80 alla Guardia di Finanza per trasformarlo in caserma, ma il progetto cominciato venne presto abbandonato. Da allora, il complesso, ricoperto di cemento armato, è rimasto chiuso in una gabbia di ponteggi e solo eccezionalmente aperto in occasione di alcuni eventi culturali straordinari. Nel 2020 l’approvazione da parte della Città Metropolitana di Firenze del progetto di riqualificazione proposto dalla società francese Artea, trasformerà ancora una volta il complesso, per farlo diventare luogo di cultura e incontri, spazio polifunzionale permeabile alla città e aperto al quartiere, ai residenti e ai cittadini temporanei.
IL NUOVO MUSEO. Il Museo Sant’Orsola perseguirà lo scopo di reintegrare e valorizzare l’antica collezione del convento, facendo tornare “a casa” alcune delle opere storiche e al tempo stesso sosterrà gli artisti contemporanei, attraverso residenze, mostre temporanee e l’avvio di una nuova collezione che guardi a nuove forme d’arte. Una vocazione già svelata attraverso la prima mostra. “Sarà un dialogo tra passato e presente e tra generazioni diverse che hanno vissuto e vivranno questo spicchio di città”, spiega Morgane Lucquet Laforgue.
“Nel rispetto delle sue tradizioni, Artea, con la sua filiale Storia, si impegnerà a ripristinare il complesso di Sant’Orsola. Ha ideato un progetto unico, che propone una pluralità di servizi e di attività, sapendo valorizzare le specificità del luogo e del suo passato e inscrivendolo allo stesso tempo nella modernità, segnando così una nuova tappa nella sua storia. Questa visione ci permetterà di offrire domani a studenti, artigiani e artisti un luogo che ispira, propizio alle sperimentazioni e all’apprendimento. I lavori di riqualifica che cominceranno prossimamente permetteranno a Sant’Orsola di partecipare alla vita del quartiere di San Lorenzo, nel cuore di Firenze, e di offrire ai fiorentini, come a tutti i visitatori, un luogo di vita e di esperienze singolari”, conclude Philippe Baudry, Amministratore delegato di Artea.

Oltre le mura di Sant’Orsola
a cura di Morgane Lucquet Laforgue
Riapertura straordinaria: 2 settembre – 1° ottobre 2023
ingresso libero
Ex-convento di Sant’Orsola
Via Sant’Orsola, Firenze
Per restare aggiornati: museosantorsola.it
Instagram: museo.santorsola
Youtube: museo sant’orsola
Ufficio Stampa Chiarello Puliti & Partners
Francesca Puliti
Jacopo Carlesi