Salta al contenuto

ErsiliaDanza, il lungo weekend di #testadilegno Sold out al Teatro Camploy di Verona, ottimo riscontro per L’Altro Teatro/CIty e trasferta in territorio veneziano

Condividi

Il lungo weekend di #testadilegno, la produzione di ErsiliaDanza che tratta di bullismo con il linguaggio della danza contemporanea e della break dance, si è chiuso ieri domenica 9 febbraio a San Stino di Livenza (Venezia), al Teatro Romano Pascutto, per la rassegna “Domeniche a teatro”.
Il fine settimana è iniziato venerdì 7 febbraio con il doppio spettacolo a Verona, al Teatro Camploy: al mattino, «sold out» con diverse centinaia di alunni delle scuole primarie e medie, nell’ambito del progetto Ragazzi si Danza; alla sera, con il folto pubblico della rassegna L’Altro Teatro/City, organizzata dalla Rete RSVP.

ErsiliaDanza, sold out al teatro Camploy per #testadilegno.

«Il 7 febbraio, Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo abbiamo messo in scena #testadilegno, un lavoro di teatro danza che tratta queste tematiche, reinterpretando con delicatezza “Pinocchio”, partendo da una storia per ragazzi scritta da Andrea Camilleri con Ugo Gregoretti, intitolata “Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe”. Lo spettacolo – che poi abbiamo portato domenica pomeriggio 9 febbraio al teatro di San Stino di Livenza – si concentra sul rapporto che intercorre tra Pinocchio, il Gatto e la Volpe: il primo così legnoso, diverso e ingenuo, i due così “finti” nel presentarsi come cieco l’uno e menomato l’altro», spiega Alberto Munarin (il Gatto), danzatore e autore di #testadilegno, sul palco insieme alla danzatrice Gessica Perusi (la Volpe) e al breakdancer Daniele Rubio Monticelli (Pinocchio). «Uno spettacolo che parla di bullismo rientra idealmente nel progetto Ragazzi si Danza, arrivato alla 12esima edizione. Credo sia davvero eccezionale: nato da un’idea di Augusto Radice e Laura Corradi, coreografa e fondatrice di ErsiliaDanza, vuole avvicinare il pubblico giovane e giovanissimo al linguaggio della danza contemporanea. I risultati si vedono: al mattino il Camploy era strapieno. E anche per L’Altro Teatro/City c’è stata una buona risposta da parte del pubblico».
Con una speciale partecipazione da parte degli spettatori, anche quelli più piccoli.
«Davvero un bel pubblico», commenta Corradi, direttrice artistica di Ragazzi si Danza. «C’è stato un silenzio attento durante la performance e una serie di domande semplici ma profonde nel momento del dibattito finale. Fantastico vedere il Camploy tutto aperto, completamente sold out! E pieno dell’energia dei bambini! La danza e la musica incantano i più giovani; sono linguaggi che superano ogni barriera. Di fronte a un corpo in movimento, anche i più piccoli percepiscono l’essenza di ciò che si vuol dire. È una forma di comunicazione che sanno capire e apprezzare. Sono immersi nello spettacolo, seguono con partecipazione i danzatori e ne vivono ogni movimento. Munarin ha trovato la maniera giusta per catturare l’attenzione anche di bimbi e ragazzi».
Lo spettacolo di Munarin – coreografie dello stesso danzatore, disegno luci di Alberta Finocchiaro e produzione della Compagnia ErsiliaDanza – attualizza i personaggi inventati da Collodi, mostrando le dinamiche distorte che si creano tra Pinocchio e i due compari “adolescenti”, aggressivi perché impreparati a relazionarsi con la sua diversità.
La sede privilegiata del progetto Ragazzi si Danza è il teatro, ma possono essere allestite performance anche all’interno delle scuole, nelle palestre o negli spazi poli-funzionali adatti alle rappresentazioni.

Foto di copertina: ErsiliaDanza, sold out al teatro Camploy per #testadilegno

Lascia un commento