Una moltitudine di volti realizzati in argilla cruda e patinati, pezzi unici che verranno messi in vendita per un contributo tangibile a chi si occupa da sempre degli “ultimi” del mondo.
Sono anni complessi, questi che stiamo attraversando. Pandemie, guerre e disastri naturali stanno rendendo il mondo sempre più duro. La distanza tra ricchezza e povertà si sta allargando concedendo spazio all’individualismo e all’insensibilità. E’ dunque facilmente interpretabile il gesto dell’artista Francesca Cesaroni che ha deciso di disperdere la preziosa collezione “Ultimi” – installazione di 33 teste in argilla cruda recentemente realizzata – che vede devolvere l’intero ricavato a favore di Emergency, una delle più importanti associazioni umanitarie internazionali che da un trentennio, attraverso la propria struttura, lavora per offrire cure immediate alle vittime della guerra e della povertà. Emergency – associazione fondata nel 1994 da Gino Strada- promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani,
“Ultimi è il titolo di un’installazione che porta su di sé la rappresentanza di chi non ha voce” scrive Cesaroni sulla sua opera e prosegue: “Volti che emergono dal basso sfidando la nostra indifferenza ma non in grado di affiorare ed entrare a far parte di una umanità compiuta e partecipe”. Dunque “Ultimi” rappresenta quelle genti che entrano in contatto con noi spaventandoci perché ci pongono il dilemma delle nostre mancanze; anime prive di diritti fondamentali che si presentano per come sono, di fatto o attraverso i media, “violati nei corpi e nella dignità“.
E’ un impatto forte l’entrare in una sala dell’affascinante spazio espositivo e rendersi immediatamente conto che quelle teste appoggiate per terra – come impossibilitate a muoversi – emettono un grido afono. Ed è come se, alla loro vista, fossimo fortemente richiamati ad un silenzio rispettoso per liberare la mente verso un pensiero intimo, né irrispettoso forse neanche doloroso, solo profondo. D’altronde questa è la funzione dell’Arte e, come scrive acutamente Angelo Bucarelli, curatore della mostra: “L’arte non è solo ricerca del linguaggio ma in Cesaroni è anche, e fortemente, riflessione sulla condizione umana nell’espressività formale come anche nella scelta “povera” della materia, quella che Dio praticò per dare vita all’umanità, un’umanità che sembra avere perso direzione e coscienza. Sottolinearlo con un generoso scopo ne rafforza il gesto”. Il ricavato della Mostra sarà infatti interamente devoluto a favore di Emergency e l’artista, per questa ragione, ha voluto fissare valori di vendita sensibilmente al di sotto delle proprie quotazioni di mercato proprio per favorirne la rapida dispersione e accelerare al massimo l’aiuto a chi ne ha bisogno.
Francesca Cesaroni: photo by Fiorenzo Niccoli.
è nata, vive e lavora a Roma. Psicologa, psicoanalista junghiana, formata in ambiente psichiatrico – fenomenologico, ha praticato privatamente e prevalentemente in ambito universitario – Policlinico Umberto, I Università La Sapienza di Roma; ha insegnato come professore a contratto per 6 anni Psicopedagogia alla facoltà di Psichiatria del Policlinico Universitario di Napoli.
Nel 2006 ha lasciato la pratica e la ricerca teorico-clinica a favore della ricerca artistica, realizzando un cambiamento radicale nelle modalità e negli strumenti espressivi, scegliendo la scultura e le immagini fotografiche come mediatori preferenziali, pur mantenendo la centralità della sua attenzione sull’Uomo e il suo mondo interiore, sulle relazioni dinamiche con “l’altro da Sé” e sui temi del Narcisismo, leitmotiv di tutta la sua ricerca intellettuale.
Nel 2008 ha realizzato una mostra personale di scultura e fotografia a Roma in Via Giuseppe Montanelli 11, in spazi di sua progettazione architettonica, dal titolo Luoghi per Narciso, a cura di Ludovico Pratesi (Rassegna stampa: “La Repubblica” 12- 1-08 di Cecilia Cirinei, “AD Architectural Digest” aprile 2008).
Nel dicembre 2013 ha realizzato una mostra-performance personale, con fotografie di grande formato, a cura di Achille Bonito Oliva dal titolo Architetture del Sé a Roma, Palazzo Venier. (Catalogo video online – YouTube – Architetture del sè) rass st. Arte.it, Artribune, Exibart, il Giornale dell’Arte.
A giugno 2019 ha realizzato una mostra personale dal titolo Eros e sue ombre, 12 sculture in bronzo e 8 fotografie di grande formato a cura di Gianni Mercurio, presso la Temporary Gallery di Marisa Del Re a Salita del Grillo 17, Roma (rass st. Ansa, Il Corriere, Il Tempo, Tg3 rai, artribune, exibart, sky tg 24, agr press, parallel vision, etc.
Nell’aprile 2022 ha inaugurato sempre a Roma la personale di 30 sculture e 6 fotografie dal titolo “Afrodite, il suo amante Ares e i loro figli” sul tema della guerra e sulla possibile composizione dei conflitti attraverso riferimenti al mito, mettendo in evidenza la complessa e articolata relazione fra Amore (Afrodite) e Guerra (Ares).
Ha esposto in diverse mostre collettive italiane: Galleria Enzo Mazzarella, Roma; Palazzo Principi di Carpegna, Carpegna ; Electronic Art Cafè a cura di Umberto Scrocca e Achille Bonito Oliva, etc.
Marco Mottolese