“Kakáw”, una parola delle comunità indigene del Mesoamerica che significa cacao, è il titolo del nuovo EP di Marco Ranaldi. Ascoltabili online su Spotify e Youtube, le cinque tracce sono ispirate ai luoghi della sua vita dell’ultimo anno: Colombia (vicino Medellín), Saline (contrada vicino Verona) e Londra.
Dopo White Pages, il suo primo EP per pianoforte, Marco Ranaldi torna con Kakáw, un album ispirato ai luoghi che hanno segnato il suo percorso artistico e personale. L’album ha visto la collaborazione di Beatrice Balagna per la registrazione e l’ingegneria del suono, di Fabio Ranaldi per l’immagine di copertina, e di Elena Butti per il supporto alla produzione durante il processo creativo. L’EP è disponibile su Spotify o YouTube.

Le cinque tracce catturano immagini e atmosfere sonore dell’ultimo anno. Saline, il primo brano, nasce dall’intimità di una piccola contrada in provincia di Verona, evocando semplicità e solennità con una struttura chiara e variazioni minime ma profonde. Londra, dove l’artista vive, ha ispirato i brani Sailing in the Wood e Blue.
Kakáw prende il nome da un piccolo caffè nella provincia di Medellín, Colombia, dove Ranaldi ha trascorso un periodo profondamente trasformatore, che ha ispirato il titolo e le note finali dell’album.
Registrato su due pianoforti diversi, Kakáw alterna i toni brillanti di un pianoforte a coda (Saline, Sailing in the Wood, Kakáw) alle sonorità ovattate di un pianoforte verticale con corde coperte da un panno (Blue, Accenno), offrendo una gamma espressiva variegata.
Rispetto a White Pages, Kakáw segna un’evoluzione nella scrittura musicale di Ranaldi, lasciando più spazio alla libertà ritmica e all’interpretazione istintiva. Se il primo EP delineava una struttura compositiva definita, questo nuovo album si affida maggiormente alla spontaneità emotiva, offrendo un’esperienza d’ascolto più intima e coinvolgente.
Informazioni:
Marco Ranaldi su Spotify