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#U_TOUCH2

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Presentazione della collezione FW 25/26 di Maria Calderara

in dialogo con le opere e i video di Piero Manzoni

SPAZIO MARIA CALDERARA | Via Lazzaretto 15, Milano | 1 marzo 2025, ore 18.30

Press preview: 1 marzo 2025, ore 9.30-13.00

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In un mondo che accelera vorticosamente, divorando le immagini ancor prima di averle viste, Maria Calderara decide di rallentare, scendere nel profondo, allontanare la superficialità alla ricerca del senso. Queste le motivazioni per cui la designer si sofferma anche per la collezione Autunno Inverno 25/26 sulla ricerca dell’artista Piero Manzoni.

Piero Manzoni, Achrome, 1961-62, fibra di vetro, 25 × 23 cm
© Fondazione Piero Manzoni / Ph Agostino Osio
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
giacca corta reversibile indossata al contrario, impronta timbrata a mano, gonna stropicciata.
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
short reversible jacket worn inside out, hand stamped thumbprint, crinkled skirt.

«Attraverso #TOUCH sono scesa nella radicalità scanzonata di Manzoni, mi sono appassionata al punto da dover ridefinire il senso di ogni singolo gesto quotidiano, svuotandolo di inutili orpelli», dichiara Maria Calderara.

La nuova collezione – #U_TOUCH2 – sembra rispondere alla prima completandola attraverso l’analisi di ulteriori elementi dell’opera del grande maestro italiano. È così che i frammenti di un palloncino scoppiato cuciti su di un collo-sciarpa in feltro divengono un omaggio al famoso Fiato d’artista manzoniano; un segmento di tessuto in lana che sembra svolazzare dalla sommità della manica di una giacca diviene un invito ad indossare nel quotidiano l’idea delle Linee, opere richiamate anche nelle collane in movimento dove linee in feltro si arrotolano e si sovrappongono creando un gioco dinamico e imprevisto.

Piero Manzoni, frame dal film giornale Sfere di gomma 1959,
© Fondazione Piero Manzoni
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
lungo gilet in spina pesce compresso e stropicciato, gonna portafoglio, bracciale imbottito in pelo sintetico.
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
long, compressed and crinkled herringbone waistcoat, wrap skirt , padded faux fur bracelet.

L’impronta di Manzoni (estratta dall’opera Uovo scultura, 1960) viene ripresa in tutto il suo rituale di concetto e riproposta con timbri eseguiti dalla stessa designer all’interno di giacche e gilet/abiti con l’intento di ripetere il gesto manzoniano della timbratura a mano. La scrittura stessa di Manzoni ispira Maria Calderara generando un pattern che si sfuma e si fonde cromaticamente; indossare i suoi appunti progettuali è come recitare un mantra salvifico.

Il legame fra la designer e l’artista si ritrova anche nel nuovo tessuto Achromatic waves, ideato da Maria Calderara per questa collezione, frutto di uno studio attento e scrupoloso, legato concettualmente a Manzoni, al suo razionalismo, alla sua continua ricerca.

Il “touch” dei tessuti è variegato, da sentire: stropicciature, imbottiture, spalmature, tessiture dalle trame sempre diverse. Il tutto in un amalgama di neri e di antracite, che si fondono con il verde militare. L’oro è come la carta di un cioccolatino scartato e accartocciato. Il bianco e l’avorio si rincorrono creando forme contemporanee. Il rosso è profondo.

© Fondazione Piero Manzoni
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
cappotto a panelli in feltro con pelo sintetico removibile, collana scultura 19 fili.
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
felt panels coat with detachable faux fur, necklace sculptured with 19 faux leather strands.

La radicalità di Manzoni ritorna nella scelta di presentazione che Maria Calderara insieme alla Fondazione Piero Manzoni ha immaginato per questo secondo appuntamento: durante la serata presso lo SPAZIO maria calderara, in programma sabato 1 marzo alle ore 18.30, una modella performer si muoverà nello showroom interagendo con elementi che sono parte della quotidianità e della poetica manzoniana. Una sorta di ritmo abituale che va a tratteggiare i contorni di un tempo “altro”. Durante questo evento una contemporaneità atemporale e bohémien pervaderà lo spazio di via Lazzaretto 15 richiamando le atmosfere della collezione stessa in bilico fra un futuro che tarda ad arrivare ed un passato che ci viene in soccorso con gesti precisi e sapienti.

All’interno della performance verranno trasmessi su un monitor 4 video storici con Piero Manzoni, tre dei quali conservati presso l’Archivio Storico Istituto Luce Cinecittà di Roma e uno presso la Fondazione Piero Manzoni. I quattro video vennero girati dalla film giornale SEDI (Società Editrice Documentari Italiani) per essere proiettati nei cinema prima dei film. Questi i titoli: Sfere di gomma (film giornale n. 1020, 1959), Le lunghe linee (film giornale n. 1021, 1959), Sculture da mangiare (film giornale n. 1129, 1960), Sculture viventi (film giornale n.1171, 1961).

Piero Manzoni, Fiato d’artista, 1960, palloncino, base di legno, 2,8 × 18 × 18 cm, Fondazione Piero Manzoni, Milano
© Fondazione Piero Manzoni
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
due collane in feltro rossa e nera, abito con elaborazione grafia di Manzoni, cardigan ecopelle stropicciata zippato dietro.
Maria Calderara #UNDERSCORETOUCH2 FW25-26;
red and black felt necklaces, gown with Manzoni handwriting design, crinkled faux leather cardie zipped at the back.

Racconta Rosalia Pasqualino di Marineo, direttrice della Fondazione Piero Manzoni: “Questi straordinari video, recuperati da non molti anni, testimoniano non solo l’ironia di Piero Manzoni, ma anche la sua libertà e l’autonomia rispetto alla precedente immagine dell’artista. Un’ occasione unica questa per visionare insieme i quattro filmati”.

La presentazione della collezione presso lo SPAZIO maria calderara (via Lazzaretto 15, Milano) sarà aperta al pubblico. Per informazioni: www.mariacalderara.it.

Maria Calderara fonda a Venezia il brand omonimo nel 1985. Unendo la sua passione per l’arte alla sua formazione in architettura realizza linee di abbigliamento e di gioielli con tagli rigorosi e concettuali. Le sue creazioni si trovano negli showroom di Milano e Parigi e vendute in tutto il mondo. Il suo lavoro senza tempo è caratterizzato da una continua ricerca di forme e materiali, anche impossibili, dove le tecnologie innovative si fondono al fatto a mano a Venezia. Tra le recenti collaborazioni in ambito artistico si segnalano le capsule collection in dialogo con Gianni Pettena, Luca Maria Patella, Antonio Scaccabarozzi, Eugenio Tibaldi e Piero Manzoni. Per ulteriori informazioni: www.mariacalderara.it.

Maria Calderara founded her eponymous brand in Venice in 1985. Combining her passion for art with her training in architecture, she creates clothing and jewelry lines with rigorous, conceptual cuts. Her creations can be found in showrooms in Milan and Paris and are sold worldwide. Her timeless work is characterized by a continuous search for forms and materials, even seemingly impossible ones, where innovative technologies blend with handmade craftsmanship in Venice. Recent collaborations in the artistic field include capsule collections in dialogue with Gianni Pettena, Luca Maria Patella, Antonio Scaccabarozzi, Eugenio Tibaldi and Piero Manzoni. For more information: www.mariacalderara.it.

SPAZIO maria calderara prende vita nel cuore di Milano, tra Porta Venezia e Piazza della Repubblica, in una ex fonderia sapientemente restaurata, attraverso un dialogo continuo fra Maria e gli architetti Berselli Cassina Associati. L’architettura industriale unita alle linee minimal crea un luogo iconico, già sede della Galleria Christian Stein, che oggi si offre alla città come uno spazio polivalente e multidisciplinare in cui investigare letteratura, video e arti visive, specchio delle passioni e dello spirito curioso e ricercatore della sua fondatrice. Tra le principali esposizioni, si segnalano: Ryan Mendoza – Fear in a time of superheroes, con Galleria Massimo Minini, 2004; Andy Warhol – Illustrations for Fashion Magazines 1951-1963, a cura di Giorgio Maffei e Paola Varello, 2015, in occasione dei trent’anni dello spazio; Oscar Santillán – The Messenger, a cura di Simone Menegoi, con Galleria Mazzoli, 2015; Processo alla natura, 2018, con Galleria Umberto di Marino; Gianni Pettena – …Per Immagini e per Parole…, con Galleria Giovanni Bonelli, 2022; Luca e Rosa. Opere filmiche di Patella e Foschi (1965-1971+2000), a cura di Bruno di Marino ed Elio Grazioli, 2022; #ROUNDRIVER SS 24, con Associazione Archivio Antonio Scaccabarozzi e Galleria Clivio, 2023; SPEAKING BIRDS FW 24/25 con Eugenio Tibaldi; #TOUCH SS 24/25 con Fondazione Piero Manzoni. SPAZIO maria calderara ha inoltre ospitato alcune iniziative editoriali e teatrali: il dialogo tra Angela Vettese e Marco Senaldi per la presentazione dei rispettivi libri Desiderio e Duchamp. La scienza dell’arte (2017); Postmedia Parole, tre giorni di incontri con gli autori della casa editrice Postmedia Books, che in vent’anni di attività ha pubblicato oltre 330 titoli sulla comunicazione visiva (2022); la performance Il Piede, scultura teatrale di Dario Bellini a cura di Marco Senaldi; la conversazione di Alessandro Dal Lago e Marco Traversari a partire dal volume A che cosa servono le scienze sociali? (2023), la presentazione del libro L’opera d’arte in tribunale, curato da Alessandra Donati e Novelio Furin (Postmedia Books, 2023), la presentazione del libro di Fabriano Fabbri La voce del diavolo. L’arte contemporanea e la moda (Giulio Einaudi editore, 2024) in dialogo con i giornalisti Antonio Mancinelli e Virginia Ricci. Per ulteriori informazioni: www.mariacalderara.it/spazio-maria-calderara.

SPAZIO Maria Calderara comes to life in the heart of Milan, between Porta Venezia and Piazza della Repubblica, in a former foundry expertly restored through an ongoing dialogue between Maria and architects Berselli Cassina Associati. The industrial architecture combined with minimal lines creates an iconic place, formerly home to the Christian Stain Gallery, which now offers itself to the city as a multipurpose, multidisciplinary space for exploring literature, video, and visual art, a mirror of the passions and curious searching spirit of its founder. Major exhibitions include Ryan Mendoza – Fear in a Time of Superheroes, with Galleria Massimo Minini, 2004; Andy Warhol – Illustrations for Fashion Magazines 1951-1963, curated by Giorgio Maffei and Paola Varello, 2015, on the occasion of the 30th anniversary of the space; Oscar Santillán – The Messenger, curated by Simone Menegoi, with Galleria Mazzoli, 2015; Processo alla Natura, 2018, with Galleria Umberto di Marino; Gianni Pettena …For Images and  Words…, with Giovanni Bonelli Gallery, 2022; Luca and Rosa. Film Works of Patella and Foschi (1965-1971+2000), curated by Bruno di Marino and Elio Grazioli, 2022; #ROUNDRIVER SS 24, with Associazione Archivio Antonio Scaccabarozzi and Galleria Clivio, 2023; SPEAKING BIRDS FW 24/25 with Eugenio Tibaldi; #TOUCH SS 24/25 with Fondazione Piero Manzoni SPAZIO Maria Calderara also hosted several editorial and theatrical initiatives: the dialogue between Angela Vettese and Marco Senaldi for the presentation of their respective books Desire and Duchamp: The Science of Art (2017); Postmedia Parole, three days of meetings with authors of the publishing house Postmedia Books, which in 20 years of activity has published more than 330 titles on visual communication (2022); the performance Il Piede, a theatrical sculpture by Dario Bellini curated by Marco Senaldi; the conversation by Alessandro Dal Lago and Marco Traversari from the volume What are the Social Sciences For? (2023); the presentation of the book The Work of Art in Court, edited by Alessandra Donati and Novelio Furin (Postmedia Books, 2023), presentation of the book by Fabriano Fabbri La voce del diavolo. L’arte contemporanea e la moda (Giulio Einaudi editore, 2024) in dialogue with journalists Antonio Mancinelli and Virginia Ricci. For more information: www.mariacalderara.it/spazio-maria-calderara.

Piero Manzoni nasce a Soncino nel 1933. Nel 1956 debutta a Soncino e poi al Premio di pittura San Fedele a Milano dove espone quadri con sagome antropomorfe. Inizia la sua attività espositiva, firma manifesti con altri artisti e aderisce al Movimento Arte Nucleare. Dal 1957-58 realizza i primi Achromes, in gesso e poi caolino, tela grinzata o a quadrati. Espone con Bonalumi e Castellani e collabora con artisti di diverse neoavanguardie europee. Nel 1959 fonda con Castellani la galleria Azimut a Milano e la rivista Azimuth. La galleria inaugura con la sua mostra “Linee” e prosegue con progetti anche di altri artisti. Realizza la serie dei Corpi d’aria e il Fiato d’artista. Nel 1960 si reca a Herning dove sperimenta materiali inconsueti. Continua a produrre Achromes in cotone idrofilo, polistirolo fosforescente e cloruro di cobalto e presenta a Milano l’evento Consumazione dell’arte/dinamica del pubblico/divorare l’arte, dove il pubblico mangia uova sode con la sua impronta digitale. Dal 1961 produce nuovi Achromes (in fibra di vetro e sintetica, peluche, pane, paglia, carta da pacco, sassi, pallini di polistirolo) e inizia a firmare le persone rendendole “sculture viventi”, corredandole di un Certificato d’autenticità; realizza le Basi magiche e 90 scatolette di Merda d’artista. Torna a Herning nel 1961 e presenta la Base del Mondo, un piedistallo capovolto a sostenere idealmente la terra. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Manzoni progetta con l’editore Petersen una sua “monografia” con pagine trasparenti. Il 6 febbraio 1963 muore d’infarto nel suo studio a Milano.

Piero Manzoni was born in Soncino in 1933. In 1956 Manzoni debuted in Soncino and at the Premio di pittura San Fedele in Milan exhibited works featuring anthropomorphic silhouettes. He began participating in group shows, signing manifestos with other artists and embraced the Movimento Arte Nucleare. In 1957-58 he started to make his Achromes of rough gesso, then of kaolin, creased canvas or in squares. He exhibited with Bonalumi and Castellani and collaborated with artists from European Neo-Avant-Garde groups. In 1959 he founded the gallery Azimut in Milan and the magazine Azimuth with Castellani. The gallery opened with his show “Lines” and continues with projects also by other artists. He began creating the series of Bodies of Air and the Artist’s Breath. In 1960 he went to Herning where he was able to experiment with unconventional materials. He continued to produce Achromes in cotton, phosphorescent polystyrene, and cobalt chloride and presented the event Consumption of Art/Dyamic of the Public/Devouring Art in Milan, where the public ate hard-boiled eggs with his thumbprint. In 1961 he realized new Achromes (in fibreglass and synthetic fibre, fake fur, bread, straw, wrapping paper, stones, polystyrene pellets) and he began signing people, turning them into “living sculptures”, awarding them with a Certificate of Authenticity. He made Magic Basesand 90 tins of Artist’s Shit. He went to Herning also in 1961 and presented the Base of the World, an upside-down plinth ideally holding up the world. He participated in solo and group shows both in Italy and abroad and planned a “monographic text” with totally see-through pages with the publisher Petersen.

On 6 February 1963, Manzoni dead under a fatal heart attack in his studio in Milan.

Rosalia Pasqualino di Marineo nel 1996 inizia a collaborare con la Fondazione Piero Manzoni e poco dopo coordina i lavori per il Catalogo Generale curato da Germano Celant, che uscirà nel 2004. È direttrice della Fondazione dal 2009 e ha curato mostre personali di Piero Manzoni presso la Gagosian Gallery di Londra nel 2011, a Palazzo Reale di Milano (con Flaminio Gualdoni nel 2014), da Hauser & Wirth a Los Angeles e New York (2019) e a Tokyo presso lo spazio yu-un. Il suo ultimo progetto al Museo della Stampa in Soncino (2023), cerca la relazione tra Piero Manzoni e gli artisti delle generazioni successive. Per la maggior parte di queste mostre ha curato anche il catalogo. Inoltre è stata consulente scientifica del film Piero Manzoni, artista di Andrea Bettinetti e per più di 30 libri e cataloghi sull’artista. È curatrice dei libri su Piero Manzoni nella collana pesci rossi di Electa e scrive testi per pubblicazioni scientifiche e divulgative sull’artista.

Rosalia Pasqualino di Marineo in1996 she began working with the Fondazione Piero Manzoni and shortly afterwards coordinated work on the General Catalogue edited by Germano Celant, published in 2004. She has been Director of the Fondazione Piero Manzoni since 2009 and curated Piero Manzoni’s solo exhibitions at the Gagosian Gallery in London in 2011, at Palazzo Reale in Milan (with Flaminio Gualdoni in 2014), at Hauser & Wirth Los Angeles and New York (2019) and at Yu-un in Tokyo (2020). Her last project, at Museo della Stampa in Soncino (2023), explored the relationships between Manzoni and artists of subsequent generations. For most of these shows she also edited the exhibition catalogues. Furthermore, she was scientific consultant for the film Piero Manzoni, Artist directed by Andrea Bettinetti and more than 30 books and catalogues about the artist. She has edited the books published by Electa in the “pesci rossi” series dedicated to Piero Manzoni and she writes essays for both scholarly and geenral publications dedicated to the artist.

In collaborazione con:

Fondazione Piero Manzoni

SCHEDA TECNICA:

#U_TOUCH2

Collezione FW 25/26 di Maria Calderara in dialogo con le opere e i video di Piero Manzoni

SPAZIO maria calderara

Via Lazzaretto 15, 20124 Milano

1 marzo 2025, ore 18.30

Press preview: 1 marzo, ore 9.30-13.00

Ingresso libero

INFORMAZIONI:

Maria Calderara S.r.l.

Via Lazzaretto 15, 20124 Milano

T. +39 02 6705211 | info@mariacalderara.it | www.mariacalderara.it

Hashtag: #mariacalderara #spaziomariacalderara #mariacalderaratouch2

Fondazione Piero Manzoni, Milano

T. +39 02 49437786

staff.fondazionemanzoni@gmail.com

www.pieromanzoni.org

www.merdadartista.org

www.instagram.com/fondazionepieromanzoni/

Hashtag: #pieromanzoni #fondazionepieromanzoni #fondazionemanzoni

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